Mi fanno giustamente notare che ultimamente sono poco presente in queste lande e in effetti devo dire che nelle ultime settimane il mio tran tran magliesco si è svolto molto nella vita reale e molto poco nella vita virtuale.
Tutto questo è un bene, perché sto sferruzzando tanto, sto imparando delle nuove tecniche o affinandone altre che conoscevo in maniera approssimativa, sto coltivando momento sociali ed incontri. Però in effetti è bene che esca dal mio letargo bloggesco e vi racconti qualcosa 🙂
Tra la fine di gennaio ed oggi sono stata ad un paio di eventi davvero carini.
Il primo è stato il nono Apéro Tricoteurs. L’Apéro Tricoteurs è un appuntamento che ritorna con scadenza trimestrale su iniziativa di Jakecii e che vorrebbe riunire gli uomini che lavorano a maglia. Per quello che mi riguarda si trattava della seconda partecipazione e devo dire che purtroppo gli uomini si fanno desiderare.
In compenso entrambe le volte sono stata contenta di avere un’occasione per incontrare altre appassionate di maglia, di ritrovare facce note, di conoscere di persona delle blogger più o meno note sulla scena parigina. Insomma, una bellissima iniziativa, che inoltre questa volta mi ha permesso di scoprire un bar adorabile a poche fermate di metro da casa mia.
Il secondo evento a cui ho partecipato invece è stata la seconda edizione della 24 ore di maglia presso Truffaut, un’occasione per sferruzzare in compagnia per una buona causa: lo scopo era realizzare il maggior numero possibile di sciarpe per la fondazione Abbé Pierre, che offre sostegno ai senza tetto. L’organizzazione dell’evento da parte di Truffaut (catena di negozi di giardinaggio molto popolare in Francia) è stata particolarmente curata e il contesto davvero gradevole; di contro però devo segnalare che è stato un gran peccato che il materiale fornito permettesse difficilmente di completare una sciarpa in poche ore. Alcune intrepide si sono premunite di ferri portati da casa e hanno sferruzzato per 10 o addirittura 14 ore, io dopo 4 ore ho battuto in ritirata e mi sono accontentata di lasciare il mio pezzo di sciarpa a qualche generosa sferruzzatrice che volesse completarlo.
Febbraio è anche il mese della più grande fiera di filati della regione parigina. Sto parlando dell’Aiguille en fête, che so essere conosciuta anche in Italia (ho sentito diverse voci italiane al salone). La mia amica della gomitolosfera Bebi mi aveva scritto a metà gennaio per chiedermi qualche dritta sul salone, le avevo allora stilato una lista delle mie preferenze. Ho pensato che, dopo essere stata al salone, potevo condividere con voi questa lista rivista e corretta.
In generale comunque si sa che sui saloni si va per spendere soldi, trovare qualche bella novità che solitamente non è disponibile in negozio, oppure per scoprire delle nuove aziende che magari non hanno una buona distribuzione a livello nazionale. Personalmente mi piace andarci per incontrare gli amici knitters e anche perché, nonostante a Parigi si abbia la fortuna di avere un sacco di prodotti a portata di mano, è pur sempre una bella comodità andare a fare scorte in un luogo in cui è riunita tutta l’offerta possibile.
Adesso però prometto che fino al prossimo CSF non compro niente 🙂
– DMC
In generale stanno cercado di svecchiare un po’ il loro look (tanto per dire, Myboshi è una loro iniziativa). Hanno una gamma abbastanza ampia con bei filati e belle gamme di colori.
Oltre a vari libri dedicati a cucito, maglia e crochet, propone una mini collana dedicata a come monetizzare il proprio blog e le proprie creazioni.
Ho sfogliato con molto interesse i loro libri di Amigurumi, ma siccome per il momento ho già uno stash per la maglia non indifferente, ho preferito essere saggia e passare oltre 🙂
Va beh, Marie Claire è proprio un’autorità in materia, quindi non credo che necessiti di presentazioni 🙂
Posto che io non cucio (mi piacerebbe moltissimo imparare, ma per ora non ho tempo), il concetto mi pare interessante perchè in un kit c’è tutto e quindi si ha modo di capire se ci piace cucire senza investire troppo. I tesuti sono tutti di produwione europea, i modelli poi sono carini (beh, molto francesi, poi dipende dai gusti 😉 ) e soprattutto sono divisi per livello di difficoltà di realizzazione. Insomma, avrete capito che un pensierino ce l’ho fatto 🙂
– Katia
Segnalo in ogni caso che sul loro sito ci sono un sacco di modelli gratuiti, alcuni davvero spiritosi (per esempio a Natale avevo scaricato il presepio matrioshka amigurumi, che mi riservo di fare un giorno, quel giorno, il giorno in cui mi deciderò a prendere in mano seriamente un uncinetto).
La Maison Tricotée da quanto ho capito è un punto di riferimento per gli appassionati di maglia di Montréal. Si tratta di un apiccola azienda che distribuisce soprattutto delle lane artigianali. Potete curiosare sulla loro pagina Facebook per iniziare a simpatizzare con la loro atmosfera 🙂
La mia scelta è andata a due filati riciclati, l’ECOLORIAGE in framboise e l’ECODOUX in sapin.
Conoscete questa marca? Io la vedo sempre nel negozio vicino al mio ufficio, non l’ho ancora mai comprata, ma hanno delle lane bellissime (tutta la gamma di merino, le millecolori e il mohair a paillettes per esempio). In ogni caso Lang è una casa tedesca che punta molto sull’alta qualità dei propri filati. Sullo stand sono stata delusa di vedere che i filati che a me interessavano non erano esposti. La mia carta di credito in compenso ha tirato un sospiro di sollievo 🙂
Questa è senza dubbio una delle mercerie più belle di Parigi, una vera caverna di Alì Babà. Più che lo stand sul salone però (dove ci sono sempre un sacco di clienti e le ragazze non riescono ad essere disponibili per tutti), io consiglio di fare un salto nel loro punto vendita, che si trova a due passi dalle Halles. E’ davvero un paradiso, hanno tutti prodotti di buonissima qualità (filati Malabrigo, ferri Hiya Hiya, solo per citare due esempio a cui so che molti sono sensibili 🙂 ) ed è un piacere anche solo da guardare.
Devo ammettere che Lily Neige è stata la ragione per cui mi sono decisa alla fine ad andare al salone, per poter toccare con mano i loro gradient e le loro matasse che altrimenti non saprei proprio dove andare a vedere. Ho optato per un gradient che avevo adocchiato da tempo e che si chiama “Bouton de bambou” con cui mi farò questo bellissimo scialle e per la bellissima matassa che è un’esplosione di colori che vedete nella foto sotto.
Ammetto di essere passata e ripassata davanti al loro stand con gli occhi ipnotizzati più e più volte, ma alla fine sono riuscita a riportarmi alla ragione e la mia carta di credito ha tirato un altro, profondo sospiro di sollievo 🙂
– Phildar
Ovvio, quando si viene dall’estero forse il discorso cambia un po’ perchè c’è l’effetto novità 🙂
– Plassard
Plassard è una casa di filati molto conosciuta in Francia, ma vi so segnalare solo questo, non ho mai comprato nulla di loro, nonostante ci siano diversi filati che mi attirano 🙂
– Triscote
Loro non li conosco assolutamente ma hanno attirato la mia attenzione perché trovo che la maglia islandese sia bellissima anche se non mi sono mai cinmentata in niente di più che qualche timido jacquard.
– Woolkiss
ma che belli gli eventi dedicati alla maglia!! in italia siamo ancora lontani anni luce come tu ben sai… però io se avessi un bel bar qualche aperitivo lo organizzerei – e mi divertirei un mondo a farlo!!
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Ti hanno fatto notare (chi sarà mai questo scostumato… 🙂 ) che non eri presente in queste lande, ma vedo che hai recuperato alla grande.
Non sapevo ci fosse un incontro di soli uomini che sferruzzano la maglia, quindi, e ne sono rincuorato, ho buone possibilità.
Bentornata! 🙂
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Si certo, cerca su internet i “Magliuomini” e ti si aprirà un mondo 😉
http://www.magliuomini.it/
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In effetti essendo un creativo ( di mestiere), chissà che maglioncini ne verrebbero fuori ma, e dico ma, voi donne in queste cose siete uniche, dove gusto e fantasia mischiate al sapersi guardare intorno, sono una miscela ad esclusivo appannaggio vostro. Adoro però cucinare e da buon Siculo, anche piatti elaborati e gustosi, e in questo noi uomini, alle volte, siamo più bravi.
Detto questo, evvabè, se avessi tempo mi ci scriverei a qualche corso di maglia, ma solo per curiosità a dire il vero, ma dovrei rinunciare a tante altre cose, il tango argentino in particolar modo che è MERAVIGLIOSO e POETICAMENTE MAGICO. Per il momento preferisco essere un tuo fan sfegatato, mi piacciono i colori che usi,, altrimenti con quale scusa vengo a trovarti? 🙂
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